Saturday, January 02, 2010

from merangahr fort

questa parte del rajasthan è assolutamente incantevole, anche se questo non è il termine esatto
ho sempre avuto una predilezione peri paesaggi desertici, il nulla, il colore della roccia e della sabbia
e anche l'aria più secca e stranamente profumata di cardamomo, di noce moscata.
Chissà come doveva essere bello proseguire su verso nord attraverso il pakistan fino all'afghanistan.
Bloody war! In tutti i sensi!
Il Meranghar fort è fino ad ora il forte /city palace che mi ha emozionato di più, tutto arroccatto su uno sperone di roccia rossa che sovrasta la città blu.
Jodhpur infatti viene anche detta la blue city perchè prima le famiglie dei bramini dipingevano le abitazioni di quel colore, poi per un motivo molto più prosaico: si tratta dell'effetto di sbiadimento del solfuro di qlc che utilizzano per combattare le termiti , e con l'acqua nella stagione delle pioggie, c'è una reazione chimica.
Entrando attraverso 7 cancelli enormi con spuntoni lunghissimi in ferro per respingere gli elefanti dei mughal, si sale su per un salita piuttosto ripida e poi si rimane senza fiato nel vedere queste facciate traforate , intarsiate che chiamano jali, ed infine si trova una stretta al cuore nel vedere tutte le impronte di piccole mani femminili in un calco di terracotta sui muri d'ingresso.
Si tratta delle mani di tutte le moglie e concubine che hanno fatto sati alla morte del proprio maharajah durante un ennesimo assedio, Ma questo è successo solo nel1847.
Le decorazioni del palazzo, i suoi interni , il moti palace =palazzo di perla che segna l'inizio dello zenana ( la zona dedicata alle donne di palazzo) sono come sottili merletti.
Vi sono pozzi persiani, armi moghul, decorazioni floreali e infiniti specchi,( caratteristica comune a tutti gli altri forti che ho visitato finora) perchè per stupire gli ospiti la sera con la luce delle candele la stanza si animava di infiniti riflessi e bagliori, come in un caleidoscopio.
Ho preso nota di tutto quello che le donne utilizzavano per la toeletta e perfino le indicazioni pre kamasutriche.
Sinceramente trovo che cospargersi di cera d'api, di vermiglio , imbalsamarsi i capelli di olio di sesamo ed henné ed infine masticare chiodi di garfano, non sia una prassi particolarmente stimolante e tonificante della passione amorosa.
De gustibus.
Finalmente ho dovuto utilizzare l'olio per la protezione solare, il sole è caldissimo e domani mi travesto da indigena: kurta bianco e leggins neri leggerissimi + infradito.

domani mattina parto per jaisalmer , arriverò in tarda serata quindi se non c'è wi fi in hotel al max entro il gg 4, in un modo o nell'altro cercherò di farmi viva almeno sul blog.
Kuru Kuru
( in dialetto locale : arrivederci)

Ps
chi ha insistito perchè portassi la macchina fotografica piccola piuttosto che quella migliore col mirino ed obiettivo , sappia che ha ricevuto tutte le mie benedizioni Ok batteria al litio e memoria con più giga ( tra l'altro ne ho già fatto fuori una da 8!!)
Ma porcaccia miseria
Faccio una fatica pazzesca a rendere decenti delle foto che altrimenti sarebbero da urlo.!!!
Sempre detto che devo fidarmi solo del mio isitinto!!!







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