Wednesday, December 30, 2009

Sawasdee, Goodmorning India

non so come si dica evviva in indu ma è proprio il caso di dirlo
come vedete sono riuscita a postare tutto , dovrete avere solo la pazienza di leggere al contrario per la successione cronologica.
Udaipur confermo è davvero stupenda, molto più che Jaipur, incantevole in tutti i sensi
stamattina risveglio col sole che entrava da una finestra con tre archi , i riflessi dell'acqua sul soffitto e un senso di pace infinito.
Colazione sulle rive del lago con questi meravigliosi palazzi che si specchiavano nel lago, scoiattoli che correvano tra e sui tavoli, il sole finalmente caldo e musica indiava suonata in distanza.
Credo che fosse questa l'india che avevo in mente.
ora scappo che ho un nutrito programma di visite e mr Anil che pazientemente mi aspetta
Un abbraccio grandissimo a tutti
Happy New 2010 Year
will it be the right and prosperous one ???


Second thoughts : in auto da Jaipur Udaipur

Regola numero 234 : non sorprenderti se cambi continuamente idea su cose e sulla gente

Battito sbaglia, i centri di gravità non sono mai permanenti poiché ci si abitua a tutto.
L’India è anche questo, un giorno ti meravigli di come la gente faccia ad attraversare la strada e il giorno dopo ti ritrovi tu ad attraversare la strada stoppando automobilisti, rick shaw, mucche, cammelli e perfino Elefanti.
già perché qui siamo in rajasthan , la terra di raja, i guerrieri degli dei, e qui tutto è fatto , detto, esibito e creato solo ed esclusivamente per suscitare stupore e meraviglia.
Jaipur , the pink city, Una città tinta di rosa, ma non per qualche arcano o romantico motivo, e neppure per intonarsi col paesaggio per qualche remota ragione estetica, ma semplicemente o banalmente solo perché il Raja del tempo volela far colpo su prince Albert, consorte amatissimo di Regina Victoria,in visita da queste parti . A dire il vero quel simpaticone del l maraja non solo fece dipingere la citttà di rosa (in realtà e’ un terra di siena sbiadito) ma addirittura fece costruire un palazzo imperiale solo per r ospirare l’ospite inglese.

Il raja in questione doveva essere molto eccentrico perché quando si era recato a Londra per l’espo universale fece costruire due enormi ampolle d’argento per trasportare l’acqua sacra dove purificarsi dopo aver incontrato quelli non appartenenti alla sua stessa religione.

Ptraticamente doveva purificarsi in continuazione!

La città vecchia è interamente circondata da mura e di sera i cancelli vengono chiusi, fino al mattino successivo, nessuno può uscire o entrare.Mi sono informat se almeno lasciassero uscire le autoambulanze, ma mi hanno guardata strano….qui le autoambulanze non girano.
Il marajha ora si chiami Bhavani e di fatto fa pagare un bigliettoai turisti per visitare una parte del palazzo e memorabilia,
Ha guardie del corpo personali con turbante rosso e il kurta blu.
Le finestre dei palazzi imperiali sono fatte in lattice in modo da far entrare l’aria ma lasciare fuori la polvere.

Il basilico tulsi , è una pinta sacra che viene utilizzata nella mdicina ayurvedica

Questo è tutto quanto di interessante ho imparato finora su Jaipur:
per molti versi vengo considerata una attrattiva esotica, perché le ragazzine sugli school bus mi chiamano e mi fanno ciao, mi additano e guardano tutto quello che ho come se fossi una marziana:

In realtà ieri mi sono avventurata nel due bazaar più famosi, Mr Anil mi ha detto di non preoccuparmi ma di stare attenta allla borsa e ai soldi.
Gli unici turisti che ho visto (6 in tutto) erano scortati da guide che li infilavano sempre negli stessi negozi dove ricevono una commissione per ingaggio.
Il termine bazaar è un termine vago per definire una via porticata dove si vende un po’ di tutto, anche se ogni lato ha una sua specificità, tovaglie, scarpe, argenti, semipreziosi.

La fattura delle mercanzie è discutibile, come anche la qualità e lo stile, ma mi hanno incuriosit lespezie ra cercando disperatamente di capire di cosa si trattasse.:
Ho imparato alcune cose sui curry, sul coriandolo (lo mettono ovunque , perfino nelle frittate e nel pane, sulla menta, e sul trattamento dei datteri secchi e l’anice.
sono uscita dalle porte di Jaipur con una quantità imprecisata di bustine dai contenuti misteriosi.

………………………………..

Di tutte le cose viste finora lacittadina imperialedi Amber Fort è quella che mi ha stupito maggiormente.

E’ circondata da mura merlate che si snodano come la muraglia cinese sui versati ripidi dei monti circostanti. Purtroppo quest’anno per la siccità molti di quelli che dovevano essere laghi sono di fatto un terreno asciutto e secco dove stazionano mucche , capre e maialoni grossi e pelosi.
Sono entrata ( sempre scalza e con i piedi ghiacciati) dentro il tempio indù della dea Kali, che qui però chiamano Durgha.

Mi hanno timbrato la fronte col puri puri rosso, e spazzolato la testa con una fascina di non meglio identificate piante.
Ho visto ben 2 incantatori di serpenti , due cobra, e un serpente a sonagli.
ho fatto il mio primo massaggio ayurvedico, cosa che raccomando a tutti almeno una volta nella vita.
Di massaggi ne ho fatti tanti , un po’ ovunque nel mondo: ma quello di ieri con l’olio di sesamo ( so molto di pollo fritto al burro) sulla palme delle mani e dei piedi è stato assolutamente rigenerante.
Infine ho mangiato questo famoso Thali, nel ristorante veg più fashion della città, ristornate per indiani intendo , non per turisti.
Immangiabile…
Non è solo una questione di piccante o insolito quanto invece l’accostamento dei gusti, che vanno dal dolciastro che sa di latte ( per me assolutamente disgustoso) al piccante estremo con capperi marinati la cosa più ustionante che abbia mai mangiato .

Mentre cercavo di riprendermi bevendo cocacola ( gli alcolici non sono permessi nei ristornati veg -per alcolici intendo anche la birra )sono entrati 3 austriaci di cui uno piuttosto esuberante (guarda caso tirolese) e con un forte accento ( ant whatt , ddo you rekkomment us) . Ha subito dato uno sguardo incuriosito al mio thali ( lo servono in un enorme piatto di di acciaio con tantissime scodelline , con tutti i diversi condimenti) e mi ha chiesto come fosse.

Non sembravo averlo convinto e avrà pensato che fossi una donnicciola anoressica che disdegna il cibo.

Così se n’è ordinato uno ancora più grande del mio, prima di iniziare mi ha fatto il verso di tarzan nella foresta, come l’uomo forte pronto a tutto…è durato solo 30 secondi……credo che il vapore gli uscisse anche dalle orecchie.

Grazie Khalì per avermi vendicata!!!!

Il mio viaggio continua, adoro la gente che incontro lungo la strada quelli che camminano in fila, quelli che vanno in pellegrinaggio a piedi verso templi a 600 km di distanza portandosi dietro cucine da campeggio issate su un trattore, e perfino un piccolo tempietto mobile tutto addobbato.

Sono loro la parte bella e forse ancora autentica dell’india.
quella per cui vale la pena di affrontare tutto il resto.

Second Thoughts : New Delhi -Ara

L’india dei miracoli

Bengaluru (bangalore) sarà pure la capitale delle telefonia e dei chip, ma qui trovare un wifi è un impresa……gli internet point abbondano ma raggiungerli di sera significa mettere a repentaglio la propria incolumità.
La strada si popola di persone che dormono sul ciglio della strada, hookers e rompipalle spuntano da ogni angolo e non si capisce se vogliano venderti qualcosa o semplicemente chiedano un souvenir.
Pensavo che la storia delle bic, fosse una leggenda metropolitana.
In realtà ti chiedono sempre penne, pinzette per i capelli, quello che hai addosso, senza capire cosa sia di valore o meno.
Come facciano le donne ad avere vestiti interi e sempre di colori sgargianti è un mistero.
gli uomini un po’ come gli arabi si dilettano con i colori deprimenti dei marroni, beigiolini, grigioni .
Colori indefiniti privi di ogni possibile sfumatura che possa donare al loro incarnato, terribilmente privo di lucentezza. Il nero è solo per i notabili.
Credo che la voluta assenza di colori sia un ricercato segno di serietà.

Dopo soli 2 gg indiani tutti i miei stereotipi sull’india si sono dissolti e in compenso ne ho acquisito molti altri. Non del tutto lusinghieri.
Per cui scordatevi descrizioni sognanti di visioni mistiche e richiami di spiritualità.
l’india risveglia in me sarcasmo feroce e un occhio critico dissacrante e spietato.
Molte le possibili riflessioni che varrebbe la pena di riportare ma non voglio tediarvi quindi vi faccio una selezionata sintesi telegrafica:

Ci chiamano (noi turisti) charichicken ( ovvero polli da spennare). Questo è venuto fuori involontariamente al mio uomo cavalo Somsu che ieri mi ha scorazzato per agra su un rick shaw con bici..esperienza visivamente terrificante, visto che andava contromano e tagliava le rotonde e si infilava tra autobus e threewheelers.
Non so quale sia il dio protettore dei passanti , quello degli autisti è Ganesh, perché c’è bisogno di un mare di fortuna cieca!
l’astrologia qui e’ una cosa serissima, al mattino fino alle 9.00 ci sono solo astrologi in tv, cosa dicano lo sanno solo loro .
Gli indiani non amano le regole, pensano che non spetti a loro rispettarle, ma a qualcun altro fargliele rispettare,.Così ad esempio c’ è gente con una faccia di bronzo che ti passa davanti e nonostante tu protesti e cerchi di tirarli via ( alla lettera) e li ricopri di insulti non si muovono e fanno finta di essere scemi , sordi o ciechi. Tuttavia talvolta vengono presi a ceffoni e calci e bastonate dalle guardie se ci si lamenta con loro.
Sono rimasta allibita a New Delhi quando uno mi è passato davanti mentre facevo il biglietto per il red fort e visto che protestavo risentita una guardia l’ha preso a manganellate. Io mortificata, gli indiani in fila dietro di me terribilmente goduti e soddisfatti, il gran bastardo a sua volta non ha neppure provato a reagire.
Stessa scena al taj mahal , fila mostruosa, vedrete le foto e non crederete ai vostri occhi.
Lì le guardie prendevano a ceffoni i gaglioffi.
Tutti sputano per terra, anche i bambini di due anni. Ora il contro senso è che , si tolgono le calze per entrare nei post sacri ma poi sempre nei templi, sputano a terra e talvolta a giudicare dalle macchie e dall’odore vi depositano altri liquidi fisiologici.
Se gli rubi una foto mentre vai in auto e gli fai ciao come fossi queen Elizabeth, loro ti salutano cordialmente e fanno namastè con le mani, ma se gli chiedi il permesso di fare una foto ti chiedono i soldi.
Ho deciso di non uscire più con la guida della lonely planet in mano, perché ha il titolo in italiano e loro si mettono a urlarmi ‘Sandokan, Khabir bedi, Sonia gandi e Totti’
Quando poi inizio a parlare mi guardano strano , e mi chiedono ‘are you Italian from Italy???
Sembra infatti che gli italiani vengano considerati imbecilli al pari degli spagnoli perché non capiscono e neppure parlano inglese in modo comprensibile.
In compenso i camerieri e i ragazzini ‘sciuscià del posto’ ti dicono a raffica’ come ssstai, tutto bene, come ti ccchiami ‘’’ il tutto senza soste e senza aspettare risposte.
Occorre prendere provvedimenti:prima di tutto eliminare fisicamente i turisti imbecilli- i veri chari chicken Ad esempio qui ci sono quelli che comprano sari e kurta e si vestono come babbo natale dopo soli 2 gg di permanenza. Il risultato è che queste dame perlopiù tedesche assomigliano a salsicce colorate e gli altri a dei perfetti coglioni travestiti da carnevale.
I Sikh sono l’equivalente dei leghisti indiani , si credono superiori, parlano un inglese migliore, vengono dal nord, dal Punjab , e sono per lo più nell’esercito oppure fanno le guardie del corpo ( sono molto più alti della norma e hanno una prestanza fisica diversa) ma mi fanno pensare a Aldo, Giovanni e giacomo che fanno la ronda leghista a che tempo fa?. (ehi negger)
In ultimo una dedica ai turisti giapponesi: ve ne sono molti più che non italia, forse per la vicinanza geografica. Non capiscono nulla, assolutamente nulla, e stanno fermi per ore a fare foto senza mostrare la minima considerazione degli altri .Questo alla faccia di chi sostiene che siano un popolo educato e civile
dei veri dummies, cafoni ed ignoranti.
Mangiano di tutto e toccano di tutto, senza problemi e non portano neppure le mascherine che invece abbondano in Italia.
Io che sono coperta di disinfettanti, e che mi lavo con l’amuchina, mi cospargo di pesticidi e faccio profilassi con capsule con ben 8.000.000 di bacilli ,come faccio a non pensare che questi giapu ci considerino peggio degli indiani in termini di sporcizia ed igiene ?
Meditate gente, meditate.

ps
se volete venire in India per vedere il Taj Mahal , beh rimanete a casa, è molto più bello visto in video e perlomeno non dovete fare la fila, togliervi le scarpe e buscarvi il raffreddore.
E’ una delle cose più noiose ma davvero noiose che abbia mai fotografato, eternamente identico a sé stesso da qualunque angolazione lo si guardi.
Se invece volete venire per vedere l’unexpected e per allenare lo sguardo , per imparare almeno 3 lezioni al giorno e per fare ciao inclinando il capo come queen Elizabeth II a bordo di un’ambassador bianca, beh allora , no doubt
you can’t really miss it!!!

sorry but I' m stuck...

Sono ad Udaipur, posto incantevole, albergo stupendo, tutto fantastico fuorche' Internet e telefoni.
Tanto per incominciare, il numero che vi ho dato e' attivo ma non sono riuscita a caricare la card, per cui ricevo ma non rispondo
L'altro .il solito, funziona solo se si arriva in centri molto abitati
Stasera ero tutta trulla che volevo caricare i miei backmessages but...il computer non apre word perche' ha solo il programma in sanscrito...great...
Per cui ce ariprovo domani mattina da un altro internet point.
Per il resto tutto bene, ogni giorno vedo e faccio cose nuove.
Oggi abbiamo incontrato un gruppo di pellegrini che si recavano ad un tempio Jain a 600 km di distanza , tutti a piedi dietro una bandiera, con tanto di seguito con cucina e tempietto montato quello si'su un trattore. Ho salutato delle suore jain che devono muoversi sempre a piedi. Ed infine ho visto la meravigliosa Chittorgarh . Questa non e' patrocinata dall'Unesco ma e' davvero stupenda. Inoltre sebbene ci fossero un mare di turisti, nessuno era occidentale, solo fauna coloratissima locale . I templi in rovina animati da orde di babbuini, che spidocchiavano cinghiali e cagnolini, mura di cinta poderose maestose suna una citta' tinta d'azzurro, dove le donne facevano jauhar , cioe' si immolavano quando i loro mariti andavano verso morte certa in battaglia, una ha preso il posto del marito che era vilmente fuggito e al martirio si e' lanciata lei per riscattare il suo onore!!!
Ke donne!!!
La cosa esaltante e' che finalmente ci sono molti meno turisti, e i cartelli stradali sono tutti in sanscrito!
Ok passo e chiudo ho davvero una gran fame!!!

Tuesday, December 29, 2009

Again from Jaipur

Tutto ok , solo che ho difficolta' a scrivere sul web, avevo preparato il post sul mio computer pensando di utilizzare la chiavetta usb ma qui non funziona
Jaipur e' davvero molto bella, stamattina sono rimasta incantata nel vedere Amber Fort.
Peccato solo per la marea di turisti che c'e' m adovrebbe migliorare dal primo in poi.
Domani mattina scendo a sud destinazione Udaipur, postero' tutto di seguito percui avrete da divertirvi a leggere.
Notte

Monday, December 28, 2009

Jaipur

saro' breve perche' ho una connessione di fortuna, la pen drive al momento non funziona sebbene abbia provato a caricarla ieri,ma ho dovuto farmi restituire i soldi. In questi giorni cosa non segnalata da nessuna guida c'e' una festivita' muslim per cui tutto chiuso a livello di uffici.
Non vorrei fare un discorso religiosamente razzista, ma qui quelli che contano sono muslim , cristiani gli indu' sono quelli che vedi per strada.
In ogni caso ieri ho preso il fatidico treno, tutto sommato una passeggiata rispetto ad altro. questo trano antidiluviano che qui passa come il nostro pendolino ha avuto solo 30 min di ritardo contro i 63 min del frecciarossa milano torino.
e per giunta mi hanno dato colazione e bevande incluse nel prezzo.
Agra e'assolutamente un posto impossibile per un turista fai da te , o anche di gruppo.Si viene presi d'assalto da migliaia di touts , bambini vecchi che volgiono di tutto, penne , monetine etc
Agrafort e' molto interessante, anche se tenuto malissimo
Il taj e' bello appena lo vedi , mentre ti avvicini , ma poi dato che c'e' una fila mostruosa per entrare per giunta scalzi hai tutto il tempo di pensareche e' una grande rottura di scatole considerando poi che e' solo una tomba .Sinceramente non mi sembra neppure una storia ,molto allegra .
Oggi ho incontrato il mio autista il mitico mr Anil, e' una persona discreta, educata e gentile , almeno finora.
Stasera gli ho lasciato la serata libera visto che non vedeva la famiglia da 20 gg ( e' di Jaipur) domani pero' rimette il perduto.
Dovrei raccontarvi un maredi cose ma e' meglio che vada a mangiare visto che le donneda sole di sera e' meglio che non girino troppo.
Scusate gli errori di battitura ma la tastiera e' un catorcio
A parte un brutto raffreddore e un po' di mal di gola sto benissimo ( l'ultima cosa che pensavo di prendermi in India era un raffreddore per cui non ho medicine adeguate..ma ho provveduto in loco..il farmacista era un ragazzino di 14 anni che mi ha datto delle pasticche e mi ha pure prescritto il dosaggio speriamo bene..:)
Non funziona bene neppure il cellulare in alcune aeree non e' coperto, per cui niente panico.
Spero che Roberto sia ben arrivato e che ad Annalisa siano piaciute lecisterne!!
a presto Namaste'

Saturday, December 26, 2009

Day 1, New Delhi



Primo giorno

L’unico retaggio culturale che gli inglesi hanno lasciato a New Delhi, a parte il Cricket (vero , protagonista della conversazione tra gli indigeni) e l’ossessione per i forti e i bastioni del RedFort, sono i prati verdi all’inglesi che spuntano all’improvviso in angoli nascosti, intorno agli Heritage sites dell’Unesco ( matra l’altro cos’è che l’unesco non ha ancora dichiarato patrimonio dell’umanità) nelle zone residenziali, intorno alle scuole posh e all’università.

Per il resto tutto ‘crumbles down ‘ e nel mezzo ci sono loro gli indiani, quelli che per casa hanno il marciapiede e stendono i pochi vestiti sulle riighiere degli attraversamenti pedonali

Si lavano con l’acqua presa con latte di alluminio riciclata e di notte si coprono di tendoni plastica, quelli dei camion per intenderci.

Il traffico e il modo di attraversare la strada potrebbe ricordare napoli in orario di punta, ma è molto peggio. L’unico vantaggioè che qui nessuno urla, si usano i gesti delle mani del capo e poi ovviamenteil clacson.

Il bon ton da queste parti non è di moda: pare sia normale per tutti emettere sonori e fragorosi rutti che vengono tollerati come i nostri innocenti starnuti, quel che è peggio è che sputano tutti, non si capisce se è per via del betel o perché è un vizio.

due piccole note , che non riguardano gli Heritage sites che erano da programma
ma quelle cose che si vedono per strada, ho visitato un tempio jain proprio davanti il red fort
con tanto di fachiri o ascetici , immobili e completamente nudi in posizione loto nel patio laterale del tempio.
LA gente fuori dal cancello si affanna per poche rupie e dentro si gettano cibie ciotole di riso offerte agli dei.
In unapiccola stanza interna o sacrario c'eranodiverse divinità e un budda bianchissimo con le sue solite orecchie enormi da nonna lupo di cappuccetto rosso ( per ascoltarti meglio bambina mia:::)
Eppure sono rimasta in rispettoso atteggiamento perchè c'era una ragazza che faceva le sue offerte cantando al suo dio, con una voce assolutamente meravigliosa, eraun canto sussurrato come di chi ha tante cose da chiedere ma una è la prescelta.

Ho pregato anch'io che qualcuno esaudisse ilsuo desiderata.

Gli animali sono straordinariamente tollerati, non solo le mucche che scorazzano, ma cani che assomigliano a levrieri ed uccelli di ogni tipo e dimensione, al punto che c'è persino la clinica per BIRDS!!! Vorrei poter parlare di latrecose ma non ne ho davvero le forze, sto crollando inesorabilmente sotto le coperte.

Domani levataccia alle 4.30 , c'è lo shdathabi!!! Il mitico treno espresso!Scriverò in viaggio così recupero il tempo perduto.

Un abbraccio a tutti. E tranquilli, tutto ok

Namasté




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Monday, December 21, 2009

Yes , India




Ricordo a tutti che per contattarmi telefonicamente
il numero dal 25 XII 09 sarà 0091 9689101661
tra india e Italia ci sono + 5h e 30 min

il gg 25 sarò in viaggio tutto il giorno, quindi manderò segnali di fumo dal 26 in poi
Sarò telegrafica fino al gg 28 quando finalmente potrò rilassarmi un pochino

As a reminder
25 partenza da Malpensa- Francoforte - New Delhi
26 mattina arrivo a New Delhi
27 mattina partenza con treno shatadbi per Agra
28 partenza in auto per Rajasthan / Jaipur

a presto
un abbraccio
strafogatevi di panettone
ma lasciatemi un pò di pandoro